Nel corso dei secoli sono state numerose le testimonianze artistiche che hanno celebrato la Riviera del Brenta.
E’ nel 1667 che Giovanni Sagredo, procuratore di San Marco e ambasciatore della Repubblica di Venezia, pubblica “L’Arcadia in Brenta” raccontando di una lieta brigata di nobili veneziani che salgono sul burchiello per trascorre una settimana tra Ville, giardini, peschiere e luoghi ameni di quella dorata arcadia che è la Riviera del Brenta.
La Riviera del Brenta è “una delle più belle villeggiature d’Italia” scriverà Carlo Goldoni nel 1749 che ivi ambienta la sua “Arcadia in Brenta”, opera buffa, con musiche di Baldassarre Galuppi, che racconta dei nobili e dei ricchi borghesi veneziani e delle loro smanie per la vacanza sulla terraferma. Ricordiamo i grandi incisori quali Vincenzo Maria Coronelli (1650-1718), cartografo ed enciclopedista, famoso in tutta Europa, che nel 1709 pubblicò “La Brenta, quasi borgo della città di Venezia, luogo di delizie de’ veneti patrizi, delineata e descritta.”