Nel corso dei secoli sono state numerose le testimonianze artistiche che hanno celebrato la Riviera del Brenta.
E’ nel 1667 che Giovanni Sagredo, procuratore di San Marco e ambasciatore della Repubblica di Venezia, pubblica “L’Arcadia in Brenta” raccontando di una lieta brigata di nobili veneziani che salgono sul burchiello per trascorre una settimana tra Ville, giardini, peschiere e luoghi ameni di quella dorata arcadia che è la Riviera del Brenta.
La Riviera del Brenta è “una delle più belle villeggiature d’Italia” scriverà Carlo Goldoni nel 1749 che ivi ambienta la sua “Arcadia in Brenta”, opera buffa, con musiche di Baldassarre Galuppi, che racconta dei nobili e dei ricchi borghesi veneziani e delle loro smanie per la vacanza sulla terraferma. Ricordiamo i grandi incisori quali Vincenzo Maria Coronelli (1650-1718), cartografo ed enciclopedista, famoso in tutta Europa, che nel 1709 pubblicò “La Brenta, quasi borgo della città di Venezia, luogo di delizie de’ veneti patrizi, delineata e descritta.”
Johann Christoph Volkamer (1644-1720), intraprendente commerciante, botanico di Norimberga con uno speciale interesse per l’universo degli agrumi, nel 1714 pubblicò la “Continuation der Nürbergischen Hesperidum”, che presenta paesaggi e ville del nord-est italiano, tra cui la Riviera del Brenta.
Giovanni Francesco Costa (1711-1772), celebre architetto veneziano, pittore di scenografie ed autore di incisioni, che nel 1750 pubblicò un raccolta di incisioni riguardanti paesaggi e Ville della Riviera del Brenta con il titolo “Delle delicie del fiume Brenta espresse ne palazzi e casini situati sopra le sue sponde dalla sboccatura nella laguna di Venezia fino alla città di Padova”.
Come non ricordare i grandi vedutisti veneziani del ‘700 quali Canaletto, Guardi, e Cimaroli, ma anche pittori eccelsi quali Giambattista e Giandomenico Tiepolo o artisti della scuola arcadica quali Giuseppe Zais. Non possono non restare impressi nella mente e affascinare gli artisti, gli scorci e i paesaggi pittoreschi della Riviera del Brenta, la sua natura rigogliosa e l’architettura complessa e varia; ogni villa è diversa dalle altre, ruba lo sguardo e distoglie i pensieri. Viene spontaneo fantasticare di altri tempi, usanze ed abitudini, un’altra dimensione che troviamo nelle suggestive opere d’arte arrivate fino a noi.